Per vivere in loco a Les Diablerets o online

Sabato si è aperto il Festival internazionale del cinema alpino di Diablerets (FIFAD). Fino al 14 agosto vengono proiettati una cinquantina di film. Da scoprire in loco o da casa, grazie a una nuova piattaforma online.

Con la sua nuova piattaforma online, FIFAD spera di raggiungere un nuovo pubblico, spiega il suo direttore operativo Solveig Sautier (The Archives).

ATS

La nuova interfaccia digitale consente di visualizzare quasi tutti i programmi del festival. I film vengono mostrati online un’ora dopo essere stati proiettati nelle sale. E lo rimarranno fino alla fine di FIFAD più un giorno, cioè fino al 15 agosto, spiega Solveig Sautier, Direttore delle Operazioni.

“È una trasformazione digitale che dovevamo fare una volta. Senza Covid, ci sarebbe voluto un po’ più di tempo”, osserva la signora Sauthier.

Espandi il tuo pubblico

Così il festival spera di rafforzare ed espandere il suo pubblico. “Prima di tutto, vogliamo mantenere il nostro pubblico. Con l’attuale situazione sanitaria, alcuni non verranno. È possibile che guardino comunque i film”, spiega la signora Sauteer.

Gli organizzatori vogliono anche raggiungere un nuovo pubblico, magari lontano, in Svizzera, Ticino o Francia tedesca. “Potresti far loro venire voglia di venire l’anno prossimo. Sempre più film vengono tradotti, permettendoci di aggirare le barriere linguistiche”, aggiunge il regista.

Quest’anno sono stati tradotti tra il 20% e il 25% dei film. Vivad spera di salire al 50% l’anno prossimo. Oltre al francese, l’opzione ideale sarebbe presentare film anche in tedesco, inglese o anche italiano. “Dobbiamo andare avanti per gradi”, osserva la signora Sauteer.

Parzialmente gratuito

Sulla piattaforma digitale, i film costano tre franchi e si possono ottenere diversi pacchetti. Alcune delle opere, liberamente fruibili nelle sale cinematografiche, sono disponibili anche in video on demand (VOD). “Abbiamo la stessa politica dei prezzi. Ciò che è gratuito in FIFAD è disponibile anche online”, spiega il direttore operativo.

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Da sabato possiamo scoprire online “The Time of Life”, un documentario dedicato all’animale emblematico delle Alpi, il caribù. Il film racconta la storia di un uomo anziano nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, in Italia. È il risultato di sette anni di riprese, con immagini eccezionali, promette FIFAD.

Sul posto, a Les Diablerets, sarà obbligatorio un certificato Covid per assistere agli spettacoli. Sarà possibile effettuare un test express gratuito all’ingresso del festival. “Anche se abbiamo incoraggiato i frequentatori del festival a farlo prima, per evitare le code”, osserva la signora Sauthier.

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