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Una violenta ondata di maltempo sull’Italia tra il 25 e il 26 novembre, e questa volta anche freddo

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MeteoWeb

Con l’inizio della nuova settimana anche il tempo peggiorerà di nuovo, come ampiamente annunciato nelle nostre previsioni del tempo. Diverse pulsazioni di aria relativamente fredda, soprattutto alle quote più elevate, interesseranno l’Europa centrale e poi l’Europa occidentale fino ad avere un effetto graduale più significativo anche verso il Mediterraneo centro occidentale e sull’Italia. Tra le varie perturbazioni che raggiungeranno la nostra penisola, merita un approfondimento quello previsto a partire da metà settimana e principalmente nelle giornate del 25/26 novembre. In quell’occasione, un vortice freddo d’alta quota, un tempo isolato in Spagna, si sarebbe spostato verso est, verso la Baia del Leone, ricordando un altro sprofondamento di un cavo basso proveniente dal Mare del Nord.

Da questa località nel sud della Francia, espanderà la sua turbolenta attività verso gran parte dell’Italia, con anelli di uragani che, secondo le ultime previsioni meteorologiche, interesseranno leggermente tutte le nostre regioni. Ci saranno piogge e temporali che si diffonderanno da nord a sud e saranno sicuramente più intensi un po’ ovunque, grazie al grande vortice a tutte le quote. Nella mappa riassuntiva che indica le precipitazioni totali previste per giovedì 25 e venerdì 26, è ben visibile, attraverso lo schema cromatico in azzurro, azzurro e poi verso il lilla, come l’intera Italia sarà nuovamente interessata da piogge e temporali, il medio, moderato o forte, ma è più grave nelle regioni settentrionali, su tutti i versanti tirrenici, ed è diffuso anche al Sud. Anche nella Sardegna occidentale. Da segnalare le nevicate che interesseranno in gran parte i settori alpino e prealpino, in media tra i 1100 e i 1400 metri, ma, soprattutto nella mattinata di giovedì 25, è probabile che nevicate fino a 500 metri nel cuneese e nel Basso Piemonte , localmente nei settori dell’entroterra centrale della Liguria. ponente, per il nucleo della regione più fredda proveniente dalla Francia che si estende su questi settori. La neve cade anche sull’Appennino Centrale, ma più spesso ad altitudini superiori ai 1600 m, poi venerdì 26 la quota diminuisce anche qui, fino a 1300/1400 m. La temperatura dovrebbe inizialmente essere stabile o in calo nel nord-ovest e poi, soprattutto durante venerdì, scendere in tutto il Paese. Va anche notato che c’è una ventilazione moderata o forte, specialmente a sud o sud-ovest.

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