La NASA cattura un’immagine straordinaria della luna più grande del nostro sistema solare

La NASA ha lanciato la missione Juno dieci anni fa e da allora l’agenzia spaziale ha monitorato Giove e tutto ciò che lo circonda tramite la sua sonda spaziale Juno.

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Giunone ha passato a lungo dati preziosi ai ricercatori e durante la sua ultima orbita attorno a Giove, la sonda spaziale è stata in grado di catturare una straordinaria immagine a infrarossi di Ganimede, la luna più grande del nostro sistema solare. L’ultimo volo è avvenuto il 20 luglio quando Giunone ha utilizzato lo strumento Jovian Infrared Auroral Mapper (JIRAM) per misurare i livelli di luce a infrarossi, che è stato poi passato ai ricercatori che hanno creato una nuova mappa a infrarossi per Ganimede.

Il ricercatore principale di Juno Scott Bolton, ricercatore presso il Southwest Research Institute di San Antonio, ha dichiarato sul sito web della NASA:Ganimede è più grande del pianeta Mercurio, ma quasi tutto ciò che esploriamo in questa missione su Giove è su scala gigantesca. Gli infrarossi e altri dati raccolti da Giunone durante il suo sorvolo ravvicinato contengono indizi essenziali per comprendere l’evoluzione delle 79 lune di Giove dal momento della loro formazione fino ad oggi.

Alessandro Mora, co-ricercatore Juno dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Roma, ha dichiarato:Abbiamo trovato aree ad alta latitudine a Ganimede dominate da ghiaccio d’acqua, con granulometria fine, che è il risultato di un intenso bombardamento di particelle cariche. Al contrario, le latitudini più basse sono protette dal campo magnetico della Luna e contengono più della composizione chimica originale, in particolare componenti non acquosi e ghiacciati come sali e materia organica. È molto importante descrivere le proprietà uniche di queste regioni ghiacciate per comprendere meglio i processi di alterazione degli agenti atmosferici nello spazio a cui è sottoposta la superficie.

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