Vince la Norvegia e la Francia a mani vuote

Vince la Norvegia e la Francia a mani vuote

Sci di fondo – Planica Worlds – staffetta maschile 4 * 10 km

piattaforma

Medaglia d’oro: Norvegia 🇳🇴

Medaglia d’argento: Finlandia 🇫🇮

Medaglia di bronzo: Germania 🇩🇪

Norvegia senza costrizione

Come previsto, questa formidabile squadra, due classi sopra tutte le altre, avrebbe completamente sbaragliato questo mondo a staffetta. In assenza della Russia, suo unico concorrente, la Norvegia ha semplicemente voltato le spalle.

Dal primo stint in trasferta di Hans-Christer Holland, Pal Gulberg aumenta il divario, Siemenn Hegstad-Kruger porta a casa il punto e Johannes Hosflotte Kleibeu chiude l’affare in modalità allenamento.

Lo stesso leader di Coppa del Mondo, come Kruger, presenta il suo terzo oro a Planica, in attesa della mitica 50km di domenica.


La fine della serie Blues

Se la vittoria è predestinata, non vediamo l’ora di vedere il resto della classifica e soprattutto di vedere la squadra francese, nella sua corsa, lottare per una medaglia. Inoltre, secondo alcuni media e alcuni commenti, questa medaglia era già garantita prima della gara.

Ovviamente con il loro passato impressionante e la loro squadra densa e buona, un podio era giocabile ma era facile dimenticare le qualità di altre nazioni, in particolare una squadra finlandese che ha rotto uno scenario di blocco.

Con Ivo Niskanen enorme nel secondo periodo, che richiederebbe 36 secondi a Hugo Lapalos, Svezia, Germania, Svizzera e Canada, la Finlandia sceglierebbe l’argento.

Finlandia che poi attinge al fortissimo Perttu Hyvärinen prima di lanciare, nella staffetta finale, il campione del mondo juniores Nikko Antola. Questo ragazzo di 20 anni, con la sua grande taglia, ci ha davvero impressionato a Whistler Mountain durante il suo titolo.

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Oggi, al suo primo periodo con gli anziani, colpisce duramente il “ragazzino” e riesce a evitare qualsiasi contraccolpo prima di offrire soldi agli anziani. Così, la Finlandia ha riguadagnato il podio mondiale maschile per la prima volta dal 2009.

Per la Francia, che ha potuto contare su Clément Parisse nella terza tappa, restava possibile solo il bronzo. Poi Jules Lapierre scende in pista contro Calle Halfvarsson, Olivier Leveille e Friedrich Moch.

Il quartetto si guarderà un po’ nel primo ring anche se Habs tenterà il primo attacco. Pochi minuti dopo, sulla lunga cengia, l’alpinista Jules Lapierre ha acceso la miccia.

Lo svedese e il canadese ce la fanno ma il tedesco reagisce e resta sugli sci di Chartrousin. Il bronzo è ancora possibile ma stiamo diventando un po’ più cinici perché, a soli 22 anni, Friedrich Mosch è un grande cliente.

Più forte di Lapierre, lo ha superato all’inizio dell’ultimo tempo e si è preso questa medaglia a un minuto dalla vittoria, davanti a una squadra francese molto delusa.

Sarebbe una pillola dura da digerire per gli azzurri, che hanno corso la loro gara, ma oggi sono presi in uno scenario di gara più forte e diverso da quello immaginato.

Grande gara per il Canada, con una squadra in costruzione, che ha chiuso quinto davanti alla Svezia solo sesta con un deludente Kalle Halvarsson nell’ultimo stint.

USA al 7° posto, Svizzera 8°, Italia 9°.

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Classifica completa qui

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