La tradizione del Carnevale in Italia

“A Carnevale ogni scherzo vale!”

La data del Carnevale è mobile, poiché è calcolata in base a quella della Pasqua del calendario gregoriano, motivo per cui è diversa ogni anno. Scioperi, castagnole, carri allegorici, maschere, coriandoli: ogni regione celebra a modo suo questo periodo di festa.

Un po ‘di storia

Il termine “Carnevale“, Che compare per la prima volta nel 1094 in un editto sugli spettacoli pubblici del Doge di Venezia, Vitale Falier, deriva dall’espressione latina”Allevamento di carne“, cioè “privarsi della carne“. Si riferiva al banchetto che si svolgeva il martedì grasso, vigilia del mercoledì delle ceneri e prima di entrare nel periodo quaresimale, per concedere a tutta la popolazione un periodo totalmente dedicato alla festa e ai giochi.

Nel XIII secolo il Carnevale si sviluppò in tutta Italia. Allo stesso tempo, appaiono le maschere. Il loro scopo è quello di consentire il mantenimento dell’anonimato dei loro titolari, che possono poi, a piacimento, infrangere le regole senza essere riconosciuti e perseguiti. Questo è il motivo per cui sono state rapidamente adottate leggi per limitare questa libertà di anonimato.

Nel 1797 Bonaparte, allora capo delle truppe del Direttorio, fece bandire tutte le maschere, tranne quelle durante il Ballo di Cavalchina e le feste private. Sotto l’occupazione austriaca, nel 1849, la festa fu parzialmente restaurata, ma fu molto più borghese, facendo scomparire lo spirito iniziale del carnevale. Bisognerà attendere il 1979, anno in cui i cittadini di Venezia, il Comune, la Biennale, il Teatro La Fenice e alcune istituzioni, riescono a rimettere in piedi lo straordinario spettacolo.

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Ma perché vestirsi? Secondo la tradizione le maschere italiane, ovvero Arlecchino, Pulcinella, Colombina e Meneghino, rappresentavano da un lato i vizi e le virtù delle persone e dall’altro le diverse classi sociali. Travestirsi durante il Carnevale significava quindi invertire i ruoli all’interno della scala gerarchica.

Due famosi carnevali in Italia

Uno dei Carnevali più importanti d’Italia è sicuramente quello di Viareggio che quest’anno, a causa della pandemia, si svolgerà dal 18 settembre al 9 ottobre 2021. Il Carnevale di Viareggio è un grande spettacolo culturale nato nel 1873, in occasione della prima sfilata in Via Regia, dove si susseguivano carrozze addobbate. Oggi, carri allegorici sfilano per la città, offrendo uno spettacolo incredibile a residenti e turisti.

Il Carnevale di Venezia è uno dei più famosi al mondo e quest’anno, a causa della crisi sanitaria, viene trasmesso in streaming. Ogni edizione è dedicata a un tema e gli eventi più attesi sono “il volo dell’Angelo” (usanza nata nel XVI secolo e inizialmente chiamata “il volo del turco”) e la “festa di Maria” (era a l’origine della celebrazione dei matrimoni di dodici ragazze, scelte tra le più povere e le più belle).

Nel 1926 un editto del Senato della Repubblica dichiarava un giorno festivo il giorno prima dell’inizio della Quaresima. È il giorno del Carnevale, dove giocolieri, musicisti e ballerini danno vita alla città. A volte durava anche sei settimane, dal 26 dicembre al mercoledì delle ceneri, mobilitando spazi pubblici, palazzi, teatri e caffè. Ancora oggi, feste private e in maschera si svolgono in eleganti palazzi veneziani.

La maschera più famosa del Carnevale di Venezia è la maschera del dottore, con un lungo naso che ricorda un becco. Questa maschera è stata utilizzata dai medici durante l’epidemia di peste. Era pieno di erbe aromatiche per smorzare gli odori di cadaveri e malati, e una garza imbevuta di aceto e oli essenziali li proteggeva dalle malattie.

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La specialità culinaria veneziana che accompagna il carnevale è la “frittella”. Viene preparato da tutte le panetterie e pasticcerie della città solo in questo periodo. A Roma sono le “castagnole”, semplici, al rum, al limoncello, alla panna o anche alla ricotta. Sono disponibili da metà gennaio e si trovano facilmente!

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