Green Economy e tecnologia digitale – Notizie – Notizie

Il titolo dell’articolo può corrispondere al titolo di un corso di laurea o di laurea di un istituto universitario. La green economy e la tecnologia digitale rappresentano due aspetti della società moderna il cui approfondimento è oggi un’esigenza e una necessità dell’umanità. Lo dimostrano le proposte avanzate dai nostri partner europei e dal nostro Paese per finanziare il Recovery Fund secondo le indicazioni della Commissione Europea.

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La tecnologia digitale o trasformazione digitale è una delle principali priorità dell’Unione Europea, include tutti i cambiamenti adottati dallo stato e dalle aziende per sfruttare Internet, i media digitali e le nuove tecnologie. Secondo l’Unione Europea, i rispettivi programmi conterranno tecnologie di trasformazione digitale: social media, servizi di tecnologia mobile, tecnologie cloud, analisi dei dati, Internet delle cose, robotica e automazione, stampa 3D, intelligenza artificiale e sicurezza informatica.
La green economy è definita come l’economia di modelli che producono ricchezza senza un uso sconsiderato delle risorse naturali, cioè senza danneggiare l’ambiente. L’Unione Europea sostiene in questa direzione e sostiene i governi per lo sviluppo di economie verdi. L’economia verde dipende da settori come le energie rinnovabili, gli edifici verdi, i trasporti sostenibili, la gestione dell’acqua, la gestione dei rifiuti e la gestione del territorio. La green economy rappresenta oggi gran parte dell’innovazione nell’economia, che insieme alla tecnologia digitale porterà al progresso del Paese. La condizione fondamentale per il successo del progetto è il grado di maturità dello Stato nelle nuove idee e la possibilità di implementare sistemi digitali di capacità avanzate e di farne pieno uso da parte dello Stato e delle imprese.

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Il COVID19 è un fatto che ha notevolmente sensibilizzato la società ai problemi tecnologici. La necessità di modernizzazione digitale del Paese è diventata competitiva con altri temi importanti come il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, il sostegno al sistema assicurativo, ecc. Forse questa è una delle poche volte in cui le agenzie governative come nel campo della governance digitale hanno la comunità come un caloroso alleato e con uno sforzo lineare possono realizzare lavori importanti sviluppando applicazioni utili e pratiche che facilitano la vita quotidiana del cittadino.

Il fondo di rimborso ha tre pilastri di finanziamento. Il primo pilastro riguarda il finanziamento delle misure di sviluppo verde (economia verde), le misure del secondo pilastro per la trasformazione digitale (tecnologia digitale) e le misure del terzo pilastro per migliorare la resilienza sociale ed economica (la politica sociale è ampiamente integrata nel pilastro). Le percentuali corrispondenti nei pilastri di denaro da spendere sono per i paesi del Sud, cioè Grecia, Italia, Francia, Portogallo, Spagna e Cipro, per il primo pilastro 37,5%, 37%, 46%, 38%, 40% e 41 % per il secondo pilastro 23,3%, 25%, 21%, 22%, 28%, 23% e per il terzo pilastro rispettivamente 39,2%, 38%, 33%, 40%, 32%, 36%. Diverse proposte di finanziamento sono rivolte ai Paesi, e ne citeremo alcune che sono state presentate dai Paesi del Sud.

In Grecia, un programma per sostenere gli investimenti privati ​​e la creazione di stazioni di ricarica per auto elettriche. In Francia, il programma di ammodernamento della rete ferroviaria e l’ammodernamento del sistema sanitario con il rinnovamento degli ospedali. In Italia, integrare più regioni nella rete ferroviaria ad alta velocità, rafforzare i servizi sociali locali e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. In Portogallo protezione delle aree forestali a rischio, protezione dagli incendi, aumento della biodiversità, un programma per affrontare gli stereotipi nella scelta della professione. In Spagna, la trasformazione del settore turistico, il piano d’azione sulla disoccupazione giovanile, la riforma del sistema pensionistico, il programma per ridurre il ricorso ai contratti a tempo determinato, il miglioramento del sostegno individuale alle persone in cerca di lavoro. Il programma a Cipro incoraggia la transizione dalle auto private ai trasporti pubblici, l’uso di auto pulite, la promozione dell’educazione digitale e lo sviluppo di servizi sanitari elettronici transfrontalieri.

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La proposta greca contiene programmi per modernizzare lo stato e sostenere l’economia. Interessante è la questione se sia possibile valutare l’impatto sulla società, sulla politica, sull’economia e sulla cultura del denaro che il Paese riceverà attraverso il Recovery Fund e altri finanziamenti dell’Unione Europea. Priorità nelle azioni di politica sociale, sostegno alle misure più deboli ridurre la disoccupazione, aumentare significativamente il salario minimo, sostenere il reddito dei pensionati, sostegno finanziario alle piccole e medie imprese, sfruttare le potenzialità del Paese come impronta.

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