Coronavirus, in diretta – Anestesisti: “Rischio di raddoppiare i ricoveri in 15 giorni, in quel momento sarà crisi”. La Lombardia rallenta le operazioni

La prima notte di blocco notturno una Milano e altre aree che stanno per testare la misura per arginare la seconda ondata di infezioni. L’Italia si avvia al primo weekend con le luci spente e l’ondata autunnale di coronavirus suscita paura, con anestesisti che avvertono: “Con questo punto di rompere la tendenza in 15 giorni, andremo in crisi perché il dotazione organica Disponibile dal anestesisti non sarà sufficiente ”. Anche i primi dati regionali di oggi, venerdì 23 ottobre, suggeriscono un nuovo top di curva, con il Veneto chi si registra 1550 positività e il Mercato che attraversano 400. E il Regione Lombardia decide di ridurre ilattività chirurgica ordinaria – o operazioni pianificate segnalabili, quindi senza emergenze), mettendo in discussione l’efficacia di chiudere tutto da allora 23 tutto 5, senza escludere misure ancora più drastiche, come a confinamento: “Se con le misure prese il contagio dovesse rallentare, potrebbe essere evitato. Se l’ondata continua, è possibile effettuare misurazioni diverse», Ha avvertito il presidente della regione Attilio Fontana commento SkyTg24 l’ipotesi di a chiusura totale del capoluogo lombardo o anche di altre zone del territorio regionale, attualmente ancora le più colpite dalla seconda ondata di epidemia di coronavirus. “Dobbiamo ridurre la pressione in un piccolo spazio, in un programma di due ore trasporto pubblico locale – ha spiegato Fontana – Nell ‘ora di punta c’è una grande folla in la metropolitana e così via autobus. Quindi dobbiamo cercare di ridurre questo sovraffollamento e le ipotesi sono che o lo riduciamo le persone vanno a lavorare oppure riduciamo il numero di persone scuola”.

Fontana: “Guardiamo giorno dopo giorno” – Durante questo periodo è decollato Giovedì sera alle 23:00 la prima sera di coprifuoco in Lombardia: “Quello che abbiamo fatto va nella direzione di evitare i contagi. È chiaro che dobbiamo controllare, monitorare giorno per giorno e decidere se è opportuno continuare con queste misure o se dovrebbero. vengono prese misure più serie», Ha detto Fontana, spiegando che per il momento l’impegno della Regione è cercare di fare in modo che si arrivi gradualmente, ma soprattutto evitare queste misure che rischiano di essere troppo gravi per i nostri cittadini. Serio per l’economia ma anche serio per la vita ordinaria ”. E quindi, per prendere provvedimenti come il pignoramento, c’e ‘“Valutazioni di carattere puramente tecnico”. In breve, quando si tratta di bloccare “Più che numeri“Devi vedere” la situazione di professioni di terapia intensiva, la situazione delle professioni ospedaliere. Dobbiamo impedire che la nostra salute venga allagata in modo che non possa essere efficace. Abbiamo una serie di scenari. Siamo ora entrati nel terzo scenario in cui sono state intraprese alcune azioni. Se le cose continuano a peggiorare ci saranno altri scenari. Vediamo cosa succederà nelle prossime ore ”.

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Cento insegnanti a Mattarella e Conte: “Decisioni drastiche” – Per un centinaio di scienziati e professori universitari il tempo stringe ed è ora di “assumere” misure rigorose e drastico “nei” prossimi due o tre giorni “per” impedire che le figure di contagio in Italia arrivino inevitabilmente, in assenza di misure correttive efficaci, nelle prossime tre settimane, per produrre poche centinaia di morti al giorno. “La loro chiamata (Leggi tutto) è contenuto in una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Tra i firmatari vi sono il rettore della Normale di Pisa, Luigi Ambrosio, e Fernando Ferroni, ex presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dichiarandosi “profondamente preoccupato” per le stime riportate nell’articolo dal presidente dellaAccademia Lincei, Giorgio Parisi, pubblicato nelle scorse ore nel blog diHuffington Post. “La necessaria riconciliazione di esigenze dell’economia e la protezione di lavori con quelle per contenere il dilagare del contagio bisogna ora cedere il passo alla pressante esigenza di salvaguardare la Diritto alla salute individuale e collettivo sanzionato dall’art. 32 della Carta Costituzionale in quanto inviolabili ”, avvertono i firmatari del ricorso. In breve: “Agire ora in modo efficace serve proprio a salvare l’economia e i posti di lavoro. Più a lungo aspetti, più dure saranno le misure che prenderai, dura di più, producendo così un file Impatto economico più grande”.

Anestesisti: “In 15 giorni, punto di rottura” – Gli anestesisti esprimono timori: “Temiamo a Doppio ricoveri in terapia intensiva entro 15 giorni, se la curva di contagio mantiene lamoda attuale e in attesa di vedere gli effetti delle misure dell’ultimo Dpcm: sarà il punto di rottura e quando andremo in crisi perché il dotazione organica Disponibile dal anestesisti non basterà affrontare l’emergenza ”, avverte Alessandro Vergallo, presidente dell’Associazione Italiana Rianimatori Ospedalieri, sottolineando che gli anestesisti ospedalieri “lo sono già sovraccarichi squadre “, come aveva annunciato lo stesso Vergallo a Ilfattoquotidiano.it. Secondo le stime del Fondazione Gimbe, in 7 giorni con il trend attuale “Avremo da 1.700 a 1.900 in terapia intensiva”, ha scritto il presidente su Twitter Nino Cartabellotta.

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Coprifuoco anche in Calabria – Il presidente ad interim della regione Calabria Nino Spirlì ha firmato l’ordinanza che istituisce, per 15 giorni, dal lunedì al 13 novembre, il sospensione delle attività scolastiche per le scuole medie e superiori e il “coprifuoco” di mezzanotte a 5 in tutta la regione per la prevenzione e la gestione delle emergenze. Il provvedimento era atteso da ieri, con la diffusione della notizia di regole più severe sulla prevenzione delle pandemie. La misura comprende anche misure riguardanti strutture sanitarie e Rsa. In particolare, l’ordinanza prevede la sospensione delle attività della scuola secondaria dal 26 ottobre 2020; sospensione, in presenza e con possibilità di attivazione della didattica digitale integrata, delle attività didattiche presso il Atene studenti universitari, ad eccezione dei corsi e delle attività che devono essere necessariamente svolti in presenza fisica; smettere di viaggiare in tutta la regione, da mezzanotte alle 17 del giorno successivo.

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