Marco Verratti vorrebbe essere un profeta in Italia

L’8 giugno l’Italia tremò fino alla fine. Per le esigenze della RAI, televisione nazionale, la presentazione dei 26 giocatori selezionati per Euro 2021 aveva assunto la forma di uno spettacolo (molto) lungo, con il principale elemento di suspense la presenza o meno di Marco Verratti. A fine serata, il volto malizioso del giocatore del Paris-Saint-Germain (PSG) era finito per apparire al fianco di Jorginho, Nicolo Barella e altri suoi complici di centrocampista.

Sportivamente, la sua presenza non è stata oggetto di dibattito. Ma Marco Verratti era in una cronometro dall’infortunio al ginocchio di inizio maggio con il PSG e un’assenza stimata tra le quattro e le sei settimane. Recuperato, l’italiano è stato però preservato dall’allenatore, Roberto Mancini, e non è stato allineato durante la gara di apertura dell’Euro, contro la Turchia (vinta 3-0 dalla Nazionale), venerdì 11 giugno a Roma, né nella seconda partita contro la Svizzera (3-0), mercoledì 16 giugno.

Tuttavia, durante questi due incontri, un giocatore ha preso la luce in mezzo al campo: Manuel Locatelli. Teoricamente quest’ultimo – doppietta contro la Svizzera – dovrebbe cedere il passo a Verratti. Questo mandato potrebbe arrivare contro il Galles domenica 20 giugno. “Marco ha bisogno di giocare, si sta allenando da diversi giorni, sta facendo beneha detto sabato il tecnico Roberto Mancini. Se inizia, il che è probabile, vedremo all’intervallo come si sentirà. Dipenderà dai suoi sentimenti”.

“Gufo” (“La civetta”) entrerebbe così finalmente nel suo primo Euro (si era infortunato nel 2016 durante l’edizione francese). Con un obiettivo in mente: diventare finalmente un profeta nel suo paese. Non è un segreto: da quando Roberto Mancini ha preso il posto di allenatore nel 2018, la Nazionale sta facendo meglio e con essa Marco Verratti.

READ  La Piazzetta, la terrazza all'italiana del Park Hyatt Vendôme
Articolo riservato ai nostri abbonati Leggi anche Euro 2021: con Roberto Mancini l’Italia ritrova la luce

“Il gioco voluto da Mancini corrisponde perfettamente al gioco di Marco, dice l’ex difensore della nazionale Federico Balzaretti. Sta al mister capire le qualità dei suoi giocatori, e credo che il lavoro di Mancini sia ottimo su questo punto specifico. “

L’attuale consulente di RMC Sport è affiancato da Alessandro Grandesso, giornalista e corrispondente da Parigi del quotidiano sportivo italiano La Gazzetta dello Sport. Colui che ha seguito Verratti dal suo esordio a Parigi nel 2012 insiste sulla crescente influenza in nazionale del pescarese. “Marco è uno dei giocatori più esperti in Italia a livello internazionale e Mancini lo ha reso uno dei leader della sua squadra. È cresciuto con il PSG nell’immaginario collettivo italiano. Oggi prendiamo Parigi-Saint-Germain sempre più seriamente, molto più di prima. “

Hai ancora il 55% di questo articolo da leggere. Il resto è solo per gli abbonati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *