Italia – Il piano della destra italiana alle elezioni presidenziali, cosa accadrà a Berlusconi

Formalizzando la candidatura di Silvio Berlusconi, il centrodestra italiano ha chiarito che punta a riuscire a controllare il processo di elezione del nuovo presidente della repubblica.

Secondo le stime ufficiali, il centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia) ha ottenuto 451 voti. Centrosinistra e cinque stelle 415. Allo stesso tempo, 36 deputati e senatori appartengono al piccolo partito centrista Living Italy, guidato dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. Non hanno ancora chiarito con quale “campo” staranno e vogliono lavorare come organizzatori.

Alle elezioni partecipano anche gli elettori

Al processo di elezione del nuovo presidente partecipano anche 58 elettori in rappresentanza di 20 regioni italiane. Anche in questo caso prevale il centrodestra, perché governa 14 cerchi, cioè i due terzi del totale. In totale, il gran numero di aventi diritto è 1.008 e la votazione inizia il 24 del mese.

Dal quarto scrutinio per l’elezione del presidente italiano basta la maggioranza semplice, cioè il 50% più un voto. In teoria, se l’intero centrodestra sostiene davvero in maniera serrata la sua candidatura, Silvio Berlusconi potrebbe essere il successore dell’attuale presidente, Sergio Mattarella.

La politica italiana, del resto, è piena di sorprese e di tumulti. Tuttavia, ci sono analisti che prevedono che all’ultimo momento “Cavaliere” possa fare un passo indietro e favorire l’elezione di qualcuno ampiamente accettato.

“Una personalità che divide”

Da parte loro, il centrosinistra ei cinque stelle insistono sul fatto che Berlusconi sia una “figura divisiva” e chiedono un accordo sul proseguimento del lavoro di governo e sull’elezione di un presidente che sia universalmente accettato da tutte le principali forze politiche del Paese. .

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La prossima settimana la sinistra italiana, il Partito Democratico di centrosinistra e il Partito Cinque Stelle ufficializzeranno la loro posizione dopo un incontro dei loro vertici.

La grande domanda è se i loro rappresentanti insisteranno sulla candidatura di Mario Draghi alla presidenza e se riusciranno a convincere altri partiti della sua utilità.

Quanto all’andamento dell’ampia coalizione di governo che – a questo punto – sta governando il Paese, c’è da vedere anche se, dopo l’uscita di Draghi dal presidente del Consiglio, si possa trovare un’alternativa di forte profilo o se lo farà l’Italia. . Porta direttamente alle elezioni parlamentari anticipate.

Fonte: ΑΠΕ-ΜΠΕ

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