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In lutto per l’immigrato trincerato sulle montagne d’Italia

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Il nome Agito Indo Guedeta, un uomo d’affari dinamico e autodidatta, ha fatto notizia in Italia per il peggior motivo possibile.

È stata trovata assassinata nella sua casa nel nord Italia, tre giorni prima di compiere 43 anni, un crimine che molti in Italia piangevano.

Immigrata dall’Etiopia, Godita ha fondato un’azienda che produce formaggio di capra, yogurt e prodotti di bellezza. Non è stato per niente facile realizzare il suo sogno, ma questo è il punto che i media italiani hanno confermato dopo la sua morte. Il fatto che il designer Guteta sia diventato un modello per migliaia o addirittura milioni di altri che vengono in Europa per una vita migliore.

Ajito Idio Godita nel 2018 con le capre di cui si è preso cura giorno e notte | Reuters / Alessandro Bianchi


La passione di Judita per l’allevamento di animali è iniziata con quello che ha imparato da sua nonna, da parte di madre, Scrive per il New York Times.

È nata in Etiopia e ha studiato sociologia in Italia prima di tornare in patria. Lì ha partecipato a manifestazioni contro potenti interessi che cercavano di sottrarre terre alla popolazione rurale. Temendo che potesse essere arrestata per le sue azioni, nel 2010 è fuggita di nuovo in Italia, in un villaggio di 350 persone in una valle isolata e tranquilla nel nord.


In un’area di 110 acri, una rara specie di capra in via di estinzione ha iniziato a riprodursi nella zona. Ha lavorato quasi da sola dalla mattina alla sera accanto agli animali, producendo formaggio e yogurt. Ha anche inseguito gli orsi da sola, espellendo le lumache dalla sua macchina sigillata.

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Gli affari stavano crescendo e Judita era radicata nella zona, che si precipitò al suo fianco quando un residente la attaccò con insulti razzisti. Proprio lo scorso giugno ha aperto un negozio a Trento, vicino alla sua residenza.


Il suo filo conduttore è stato tagliato prematuramente prima della fine del 2020.

La polizia ha rintracciato rapidamente l’autore. Questo è un giovane di 32 anni del Ghana che ha aiutato Godita ad allevare le capre. L’imprenditrice di tanto in tanto ha assunto altri migranti, dando loro l’opportunità di lavorare mentre aspettavano che i loro documenti venissero rilasciati.

Martedì scorso, Judita e l’uomo hanno litigato per una somma di denaro e l’hanno attaccata e uccisa con un martello. Poi si è nascosto nella stalla, dove si prendeva cura delle capre. I Carabinieri l’hanno trovato lì.

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