Giornate FAI: le meraviglie del patrimonio italiano da vedere a Milano

Giornate FAI: le meraviglie del patrimonio italiano da vedere a Milano

Ci vediamo questo fine settimana per il più grande evento dedicato ai beni culturali e paesaggistici in Italia. Un’occasione per scoprire ville, palazzi e istituzioni, la maggior parte dei quali eccezionalmente aperti al pubblico.

Circa 750 locali in 400 città in tutta Italia stanno aprendo le loro porte al pubblico questo fine settimana in Italia. L’evento di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, giunto alla sua 31° edizione, offre ancora una volta l’opportunità di scoprire sorprendenti tesori d’arte e natura partecipando a visite guidate gratuite.

Cosa vedere a Milano

Se l’evento è ricorrente, questa nuova edizione è accompagnata da nuove aperture. Alcuni dei luoghi da visitare a Milano includono:

Il Palazzo Arcivescovile

Situato alle spalle del Duomo e affacciato su Piazza Fontana, l’edificio è oggi sede degli uffici amministrativi dell’Arcidiocesi di Milano, l’unica al mondo ad avere più di mille parrocchie. Sede degli Arcivescovi di Milano fin dai tempi di Giovanni I Visconti (1339-1354) custodisce opere del Sassu, del Parma, del Messina, oltre che di noti artisti del Seicento, come il Morazzone e il Cerano.

Casa Verdi

Nel 1889 Verdi acquistò un grande appezzamento di terreno in una zona semiperiferica dell’allora Milano, nei pressi del parco Sempione allora in costruzione. Un “archistar” dell’epoca, Camillo Boito, vi fece costruire una grande casa per musicisti “meno fortunati” di lui, riuscito esempio di architettura nazionale in cui confluiscono diverse correnti espressive.
Casa Verdi si presenta come un grande edificio in stile eclettico, con al suo interno la monumentale cripta che custodisce le spoglie dei musicisti e della moglie. Il weekend delle Giornate FAI offre la possibilità di visitare preziose sale, rimaste intatte come le volle Verdi, e di scoprire, a poco più di un mese dall’apertura, il nuovo spazio espositivo con decine di vecchi grammofoni d’epoca, pregevoli dipinti e statue di Boldini e Gemito, oltre a souvenir che illustrano la vita e l’opera del Maestro.

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Istituto dei Ciechi

Istituto dei Ciechi

Nel cuore di Milano, a due passi da Villa Necchi Campiglio e circondato da palazzi liberty, si trova l’Istituto dei ciechi di Milano. La sua storia risale al 1840, quando il ragioniere Michele Barozzi istituì un “istituto scolastico per ciechi poveri” su iniziativa del governatore austriaco Von Hartig. L’attuale sede dell’Istituto, sita in via Vivaio, risale al 1892 quando fu edificata su progetto dell’architetto Giuseppe Pirovano, che progettò l’edificio ispirandosi al modello dell’Istituto Nazionale per i Giovani Ciechi di Parigi, riprendendo tenendo conto delle esigenze educative e sociali della comunità.

Palazzo Clerici

Nel cuore della “vecchia Milano”, il Palazzo si trovava all’epoca in un tessuto urbano fatto di piccole case. Appartenne a una delle più antiche famiglie storiche milanesi, la famiglia Visconti dei Consignori di Somma, ed è insieme a Palazzo Litta, la più importante residenza aristocratica di Milano. Dai Visconti, nella seconda metà del XVII secolo, la proprietà passò ai Clerici che si stabilirono a Milano dal Lago di Como. Le trasformazioni più importanti dell’edificio furono eseguite da Giorgio Antonio Clerici che, nel 1741, incaricò Giambattista Tiepolo di decorare la galleria di rappresentanza. Il Palazzo divenne poi la residenza dell’Arciduca Ferdinando d’Austria e di sua moglie Beatrice d’Este, fino al loro trasferimento a Palazzo Reale. Nel 1813 fu ceduta dal governo napoleonico al Regno d’Italia, mentre nel 1862 divenne sede della Corte d’Appello, per poi passare dal 1942 all’ISPI – Istituto di Studi di Politica Internazionale.
All’interno, intorno al cortile principale si sviluppano vari cortili, con due lati di un portico ad arcate su colonne binate in granito rosa e una facciata con eleganti balconi in ferro battuto. L’apertura di questo palazzo nobiliare durante le Giornate FAI permette di apprezzare uno spaccato della vita aristocratica milanese. Il percorso si svolgerà tra le sale del piano nobile, dal salone delle feste alla galleria degli Stucchi, dalla pinacoteca alla galleria del Tiepolo – lunga 22 metri – e al salone degli specchi.

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Ippodromo di San Sirò

Inaugurato negli anni ’20 in sostituzione del vecchio Trottatore sito in viale Padova, l’ippodromo di San Siro è, insieme allo stadio Giuseppe Meazza, uno dei centri sportivi più importanti di Milano. Il quartiere di San Siro, da cui prende il nome l’ippodromo, era fino al momento dell’annessione a Milano nel 1873, un piccolo borgo rurale situato alla periferia occidentale della città. Di questa urbanistica rimane ben poco, ma l’Ippodromo rappresenta ancora un’oasi con i suoi ampi spazi verdi.
In questa edizione delle Giornate FAI sono previste nuove visite come la Tribuna Liberty, recentemente restaurata e riportata all’antico splendore, il Tondino, la “Sala della Pesa” con gli spogliatoi dei fantini, la selleria oltre a l’area veterinaria/antidoping dove vengono controllati i cavalli prima delle gare.

Sede RAI in Corso Sempione

Situati in corso Sempione, gli studi della RAI di Milano – all’epoca EIAR, Ente Italiano per le audizioni radiofoniche – furono costruiti nel 1939. Nel tempo l’edificio è stato fortemente modificato, rimangono solo pochi dettagli architettonici (il portico, i cancelli la strada). Centro di produzione RAI dal 1952, l’apertura nelle giornate FAI consente ai visitatori di accedere agli spazi operativi normalmente chiusi al pubblico – gli studi di registrazione di TV3 e TV3 bis, la Sala HD e due Auditorium – e di scoprire i meccanismi di produzione dietro le quinte.

Per scoprire l’elenco completo dei posti e per prenotare (se ci sono ancora posti), visita il Sito Internet dell’ISP

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