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Caso rifiuti Tunisia-Italia: La restituzione dei contenitori per rifiuti, al centro di una sessione di lavoro al Ministero dei Trasporti

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La questione della restituzione dei contenitori per rifiuti, attualmente depositati nel porto di Sousse, al Paese di origine è stata oggetto di una sessione di lavoro congiunta svoltasi oggi, mercoledì 26 gennaio 2022, presieduta dal Ministro dell’Ambiente, Sig.ra Leila Chikhaoui El Mahdoui, e il Ministro dei Trasporti, Rabie Mjidi, alla presenza di rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, del Capo del Contenzioso di Stato, dell’Amministratore Legale e delle dogane tunisine, nonché del Direttore Generale dei Center Handlers Group, il Presidente della Camera sindacale degli appaltatori di movimentazione portuale e alcuni funzionari dei suddetti ministeri.

Si è convenuto sulla necessità di far convergere gli sforzi dei vari stakeholder per velocizzare il completamento delle procedure logistiche e restituire quanto prima questi rifiuti in Italia.

I due ministri hanno sollecitato l’elaborazione di una bozza di accordo da sottoporre alla parte italiana, e a rispettarla in modo da garantire il diritto dello Stato tunisino e offrire le garanzie necessarie al Raggruppamento di Handlers del Centro, per recuperare i suoi diritti dall’altro, mentre invita questa istituzione privata a dare priorità all’interesse nazionale ea contribuire a presentare nei prossimi giorni proposte concrete in tal senso.

Durante questa sessione, l’impatto dei contenitori per rifiuti italiani sulla reputazione del porto di Sousse, sulla fluidità della circolazione delle merci, sugli oneri aggiuntivi che hanno generato e sul resto delle componenti economiche e sociali relative a questa struttura pubblica .




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