Lavorare in Italia con LTD e un capitale minimo di 1 EUR

Nonostante l’economia italiana resti “fragile” a causa della precedente recessione, la traiettoria delle esportazioni italiane rimane positiva. L’Italia è un paese con prodotti che hanno un marchio forte, alto valore aggiunto e riconoscibilità.

In termini di imprenditorialità, secondo l’ufficio ISD di Roma, l’Italia non è tra i paesi più amichevoli. Uno studio del 2016 della Banca Mondiale ha classificato l’Italia al 45esimo posto su 185 paesi e al 24esimo posto nell’Unione Europea.La sua bassa posizione è dovuta all’elevato onere aziendale, pari al 65% degli utili, alla lenta attuazione degli obblighi contrattuali, ecc.

Avviare un’impresa in Italia richiede la costituzione di una società, che viene costituita in collaborazione con un notaio per sbrigare tutte le formalità legali e amministrative.

La forma più comune di società è LTD, con un capitale sociale di almeno 1 euro. I soci non sono personalmente responsabili degli obblighi della società e si distinguono generalmente come società per la loro flessibilità.

Oltre alle società a responsabilità limitata, esistono, come nel nostro Paese, società di servizi pubblici e società a responsabilità limitata. Le società sotto forma di SA di solito hanno un grande capitale, mentre per crearne una richiede un capitale di almeno 50.000 euro.

Le società estere possono costituire filiali in Italia. Queste filiali non hanno una propria personalità giuridica, ma quella della società madre.

La capogruppo è legalmente responsabile verso i terzi, e di fatto nomina il suo legale rappresentante.

Gli estremi della succursale sono depositati presso il registro delle imprese del territorio in cui è ubicata la succursale. Una filiale di una società straniera è tassata come società italiana.

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Le questioni relative al lavoro e alla retribuzione sono regolate dai relativi contratti collettivi nazionali.

Per quanto riguarda le tasse, la scala di base nel 2016 è compresa tra il 22% e il 24%, mentre l’intervallo ridotto è compreso tra il 10% e il 12 per cento. L’imposta sulle società è pari al 27,5% del reddito escluse le spese aziendali. L’imposta personale è anche riscossa sulle persone che non risiedono in Italia, sul reddito guadagnato nel paese.

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