In Italia miliardi di euro per un nuovo destino

Da poco più di due mesi da quando Mario Draghi ha assunto la presidenza del consiglio, gli italiani si sono abituati al suo stile, che è più sobrio e succinto dell’esagerazione e del lusso. Tuttavia, lunedì 26 e martedì 27 aprile, affinché le Camere del Parlamento introducessero un piano di stimoli di dimensioni senza precedenti, il premier non poteva che concedersi qualche momento di canto insolito, commisurato all’importanza del momento. Il Piano Nazionale per il Recupero e la Resilienza (PNRR) lanciato dal Sig. Draghi dei Deputati, Non è solo un mucchio di progetti, numeri, scadenze e obiettivi. In tutti questi programmi c’è anche il destino del Paese “.

È vero che l’ammontare delle somme a rischio (248 miliardi di euro complessivi, finanziati in gran parte dall’Europa) è sufficiente a far girare la testa a una mente più fredda e razionale. In risposta alle critiche sull’accorciamento molto accorciato del dibattito parlamentare, causato in particolare da trattative dietro le quinte molto difficili, Mario Draghi ha sottolineato « Rispetto profondo » Parlamento, e ha evidenziato l’urgente necessità di attuare le prime misure, mentre la situazione economica del Paese è tragica: « Il 30 aprile non è una data informativa. Se consegniamo il nostro piano il 10 maggio, i soldi non arriveranno fino a giugno, o anche dopo l’estate. »

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Come previsto, il quadro generale di questo organo è stato adottato a grandissima maggioranza (442 “sì”, 19 “no” e 51 astensioni martedì mattina alla Camera dei Rappresentanti; 224 “sì”, 16 “no” e 21 astensioni. Il Senato), l’unica formazione di opposizione schietta, Fratelli Ditalia (l’estrema destra postfascista), aveva scelto di astenersi piuttosto che mostrare il proprio rifiuto di un disegno di legge che coinvolge centinaia di miliardi di euro in nuova moneta.

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Sforzi verso sud

Paradossale conseguenza dello shock dell’epidemia di Covid-19, che ha ucciso più di 120.000 persone in un anno e messo in ginocchio la sua economia, lo Stato italiano è stato costretto per un quarto di secolo a rendere impossibili le opzioni di bilancio a causa di il peso del suo debito avrà finalmente i mezzi per investire nei prossimi mesi per combattere le sue debolezze strutturali. Oltre agli aiuti volti a combattere le devastazioni provocate dalla crisi economica, è l’aspetto delle riforme e degli investimenti che sarà esaminato con la massima attenzione.

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