Emirati, il grido di dolore della principessa Latifa: “Mio padre mi tiene in ostaggio a Dubai”

Il padre di Latifa, lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, è uno dei capi di Stato più ricchi al mondo, reggente di Dubai e vice presidente degli Emirati Arabi Uniti.

 

Il disperato appello “Mi trovo in una villa e questa casa è stata trasformata in una prigione, tutte le finestre sono sbarrate, non le posso aprire, ci sono cinque agenti di polizia fuori dall’abitazione e owing al suo interno”, sono le parole della 35enne, che dice di essersi rinchiusa in bagno for each registrare i suoi messaggi di aiuto.

 

I tentativi di fuga Latifa aveva provato a fuggire già in owing occasioni: la prima volta all’età di 16 anni, ma è stato solo dopo avere preso contatti con l’imprenditore francese Herve Jaubert nel 2011 che è cominciata una lunga pianificazione di fuga, con l’aiuto dell’istruttore di capoeira della donna, il signor Jauhiainen. Il 24 febbraio del 2018, Latifa e Jauhiainen con un gommone si sono diretti verso le acque internazionali, dove advert attenderli c’era Jaubert su uno yacht battente bandiera Usa.

Il ritorno a Dubai Otto giorni dopo, però, al largo dell’India un commando ha fatto irruzione sulla barca, la principessa Latifa è stata riportata a Dubai e da allora non si sono più avute sue notizie. Jauhiainen e l’equipaggio dell’imbarcazione furono liberati dopo thanks settimane di detenzione a Dubai. Ora, in un’altra registrazione pubblicata on-line sul sito della Bbc, la figlia di primo letto dell’emiro lancia l’accusa di essere stata perfino “drogata” in quell’occasione, prima di essere ricondotta nella sua prigione dorata.

 

La paura degli amici Nell’ultimo video clip pubblicato appare ancora più angosciata: “Non so proprio cosa vogliano fare di me, la situazione peggiora di giorno in giorno, sono proprio stanca di tutto questo”. L’invio di messaggi segreti di aiuto si è poi interrotto e alcuni amici della principessa hanno consegnato i video all’emittente e chiesto l’intervento delle Nazioni Unite. Da tempo le autorità degli Emirati affermano invece che Latifa si trova al sicuro presso la sua famiglia. Period anche stata messa in giro la voce di un suo disturbo bipolare, che si è poi rivelata falsa.

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