“Continuiamo sulla linea del rigore” – Corriere.it

Scontri, proteste, tensioni. Due arresti e due poliziotti feriti. Una truppa di giornalisti di Sky Tg 24 è stata attaccata. A Napoli, la prima notte del coprifuoco, centinaia di persone sono scese in piazza per protestare contro il chiusura di tutte le attività alle 23:00 e l’annuncio della chiusura totale della Regione da parte del Presidente Vincenzo De Luca per almeno un mese per arginare i contagi (2280 punti in più solo venerdì) e il crisi del letto d’ospedale. Ma la manifestazione si è trasformata in rivolte e attentati, dietro i quali c’è chi la intercetta saggia direzione del crimine organizzato. Ieri le stesse ordinanze sono state applicate a Milano, Roma e Napoli. E mentre a Milano e Roma le città erano deserte secondo le regole, a Napoli c’erano violenze e vandalismi. Alcune centinaia di criminali hanno rovinato l’immagine della città condanna De Luca. Continueremo a seguire il nostro linea di rigore, senza modificare la virgola assicura il governatore che chiede al governo di sviluppare immediatamente a piano di sostegno socioeconomico per le categorie produttive e per le famiglie. Questo supporto è una priorità assoluta, come le misure sanitarie. E proprio in queste ore il Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sedie a in cima alla maggioranza per discutere la situazione in città e le nuove misure che entreranno nel nuovo Dpcm.

De Magistris: contagio criminale

Guerriglia urbana e attacchi alla polizia non hanno nulla a che vedere con forme di dissenso civile e con le legittime preoccupazioni di imprenditori e lavoratori legate alla difficile situazione economica, sottolinea il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in permanente contatto con il prefetto di Napoli che, alle 18, ha convocato la commissione per l’ordine pubblico e la sicurezza. E anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, parla di una notte buia e ribadisce il rischio concreto di questoaggressione criminale e l’infiltrazione di frange violente e anche criminali che potrebbero sfruttare una forte e crescente agitazione sociale.

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Gli arresti e le indagini

Continuano le indagini per dare un volto ai responsabili dei disordini scoppiati nei vicoli, soprattutto nel quartiere centrale Santa Lucia dove la costruzione del Regione Campania. è proprio qui che si sono verificati gli eventi più gravi con a flusso denso di oggetti che ha colpito la polizia e i fucilieri. Due arresti della Digos: due di 32 anni già noti alla polizia che lo erano bloccato via Santa Lucia, durante gli scontri: uno dei due teneva in mano una bottiglia vuota. Gli inquirenti guardano tutte le immagini delle telecamere di sorveglianza attive lungo il percorso della marcia e nell’area degli scontri, per individuare il maggior numero possibile di coloro che hanno commesso atti di violenza; lavoro reso difficile da cappucci chirurgici e maschere indossate da quasi tutti i partecipanti.

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Guerriglia criminale

Verificata la presenza reale di uomini del clan da Pignasecca, Pallonetto e quartieri spagnoli. Pur non essendoci fisicamente, c’erano anche con le loro stupidaggini tutti coloro che hanno sempre e solo mostrato disprezzo per le prove che la realtà ci ha offerto in tutti questi mesi, accusa il presidente della Commissione antimafia. Nicola Morra. Anche il presidente della camera, Roberto Fico condanna fermamente l ‘ scene di violenza senza precedenti a Napoli. Non erano l’espressione del dissenso o delle comprensibili paure di imprenditori e lavoratori che attraversavano momenti di difficoltà, ma a guerriglia criminale. I miei ringraziamenti vanno alle forze dell’ordine impegnate nei rapporti con i gruppi organizzati che aspettavano il momento giusto per scendere in piazza con bastoni e bombe di carta, e ai giornalisti attaccati conclude Fico.

Di Maio: inaccettabile

Di fronte alla violenza non ci sono scuse, niente di accettabile condanna il ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio. Un Paese civile non può accettare episodi come quelli visti ieri a Napoli. – scrive Di Maio – Nessuno può permetterselouomini e donne gredienti delle nostre forze di polizia. Di fronte alla violenza, non ci sono scuse, niente di tutto questo è accettabile. Di chi, tra le parti, continua ad alimentare le polemiche soffiando sul fuoco del disagio, chiedo di smetterla. La sofferenza degli italiani non è una merce elettorale, aggiunge Di Maio dei fatti di Napoli.

Meloni attacca De Luca e De Magistris

Attaccare la polizia e i giornalisti non risolve nulla, stai commettendo un crimine. ovvio che ilconfusione, ritardi, mancanza di preparazione e l’incapacità del governo fa infuriare milioni di onesti cittadini in tutta Italia, afferma il leader della Lega Matteo Salvini. Le scene di guerriglia urbana che abbiamo visto a Napoli sono uno spettacolo vile, così come uno spettacolo vile per vedere il sindaco della città. dei maestri Non si scoraggia in uno studio televisivo mentre il Napoli esplode accusa il leader dei Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Chi attacca la polizia e dà fuoco a una città un criminale, senza se e senza ma, e dovrebbe essere severamente punito per i crimini che ha commesso. Secondo Meloni, invece, era irresponsabile, dal governo e dal governatore della Campania De Luca, parliamo dell’ipotesi di un altro blocco senza prima spiegare come avrebbero trattato le istituzioni coloro che rischiano di perdere la loro unica fonte di reddito con una nuova chiusura.

24 ottobre 2020 (modifica il 24 ottobre 2020 | 13:47)

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