6 Nazioni. Italia. 3 vittorie per gli U20, un successo storico a Cardiff: tempo di rinnovamento italiano?

6 Nazioni.  Italia.  3 vittorie per gli U20, un successo storico a Cardiff: tempo di rinnovamento italiano?

Questo sabato l’Italia ha chiuso sette anni di siccità e 36 sconfitte nel Torneo 6 Nazioni. Sul prato del mitico Principality (Millenium) Stadium di Cardiff, la Squadra Azzura ha spento il pubblico gallese, con una pazza prodezza di Ange Capuozzo negli ultimi istanti. Sicuramente una delle vittorie più belle della storia d’Italia, nella tana più bella di questo sport. E se facciamo il punto, a parte questa triste sconfitta in casa contro gli inglesi, L’Italia non era indegna e accennava persino a qualche progresso. Sì, c’è questa sconfitta in Irlanda, mi dirai, ma è importante ricordare che il punteggio era solo 7 a 3 quando gli italiani si trovavano a 13 e poi a 12 a fine partita. Troppo complicato, quindi, per lottare contro una delle migliori nazioni del mondo. Di fronte alla Francia, i partner di Michele Lamaro hanno resistito mentre hanno minato la Scozia e hanno finito per vincere in Galles. Da lì a vedere gli italiani molto più competitivi nei prossimi anni? Possibile. Ma questa rinascita potrebbe passare soprattutto attraverso l’ottimo Torneo Under 20 dei giovani italiani, simboli della promettente nuova generazione.

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Quest’ultimo, infatti, ha chiuso con un onorevole quarto posto, e avrebbe potuto anche considerare di meglio, se gli inglesi non avessero vinto il bonus difensivo in Francia questa domenica a fine partita. Una vittoria storica il primo della storia contro l’Inghilterra nella seconda giornata ha lanciato gli Azurris per il resto della competizione. Seguì una convincente vittoria contro la Scozia (27-13). E questa domenica sera hanno imitato i loro connazionali della nazionale maggiore vincendo in Galles (20-27). Insomma, una bella campagna europea che può promettere giorni migliori. Perché da alcune stagioni le categorie giovanili italiane gareggiano con le migliori nazioni del mondo. E questo si fa poi sentire a livello internazionale. Perché se i nostri vicini di casa latini negli ultimi anni hanno avuto un certo distacco generazionale, la Nazionale intende affidarsi a una gioventù spensierata per restituirgli l’immagine. È ad esempio il caso di Paolo Garbisi, solo 21 anni a cui abbiamo concesso immensa fiducia e che già da due stagioni gioca partite. Senza dimenticare Ange Capuozzo che aveva già giocato nel Mondiale 2019 con la selezione italiana under 20 e che si è rivelata decisiva nelle sue prime due selezioni con una doppietta e una brillante rimonta.

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Potevamo anche il giovane mediano di mischia Stephen Varney, il centro Leonardo Marin (appena 20 anni e che avrebbe potuto giocare il 6 Nazioni U20) o il Bordelo-Béglais Federico Mori. O anche se è leggermente più grande, Capitan Michele Lamaro (23 anni), ammirevole nel suo coraggio e sicuramente uno dei migliori giocatori italiani del Torneo. E non dimentichiamo Matteo Minozzi o Jake Polledri che potrebbero presto fare il loro ritorno. Tra gli under 20 bussa alla porta il giovane Alessandro Garbisi, fratello di Paolo e mediano di mischia. Che speranza per apparire finalmente bene nel Torneo. Perché ricordate, anche lo scorso autunno, gli uomini di Kieran Crowley si erano preoccupati, lottando per superare un timido Uruguay. Di fronte al Galles questa volta, hanno finalmente mostrato solidità nel loro gioco, sembravano sereni, padroneggiati e sapevano come gestire i loro momenti deboli, cosa così raramente vista fino ad ora. Quindi no, questa vittoria a Cardiff non è fine a se stessa e non significa che l’Italia uscirà necessariamente da questo disastro. Idem per il bel passaggio dell’U20. Ma questo potrebbe essere l’inizio di una nuova dinamica positiva. È tutto il male che desideriamo per la Transalpina.

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