Ain. L’Italia insiste che paghino una multa per un reato mai commesso
Di Samilei Hoarau
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L’Italia chiede loro di pagare una multa per due multe per eccesso di velocità da quasi due anni e mezzo… che non hanno mai commesso.
Chantal e Daniel Richard, una coppia in pensione di Châtillon-la-Palud (Ain) non sono pari mai viaggiato in campagna con questa macchina, dillo ai nostri colleghi di Progresso.
Prove che dimostrano che la coppia non è coinvolta
Era il 1 luglio 2019 che Chantal Richard, proprietaria del veicolo, riceveva la prima lettera della polizia italiana a Pianura Reggiana. Questo indica che si sarebbe impegnata due multe per eccesso di velocità sul territorio italiano, 9 marzo 2019.
Solo che oltre a non essere mai stato in Italia con la sua macchina, quest’ultimo era completamente immobilizzato in un garage.
E la targa riportata è simile alla sua, ma con una differenza: sulla targa dell’auto incriminata non ci sono trattini tra i numeri e le lettere.
Armati di queste prove, e con l’aiuto di un insegnante di italiano e della loro nipote, la coppia ha impugnato la multa dopo il consolato francese. E in teoria, il il biglietto è stato cancellato 4 luglio 2019.
L’Italia continua a chiedere il pagamento
La storia, però, non finisce qui per i coniugi Aindinois, che continuano a ricevere mail in merito a questa multa. Il 30 luglio 2021 ricevettero una lettera da avviso formale e un’ingiunzione a pagatore 434,10 €.
Questa volta la coppa è piena: la coppia ha deciso di presentare un reclamo al pubblico ministero.
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