Tunisia [Vidéo]: La questione rifiuti in Italia, conferenza stampa per gli avvocati di Sousse sulla situazione del loro collega arrestato

Mercoledì 31 marzo 2021, il dipartimento regionale dell’Ordine degli avvocati tunisino (ONAT) ha organizzato una conferenza stampa nella città di Sousse, con l’obiettivo di identificare la situazione del loro collega arrestato nel cosiddetto caso italiano dei rifiuti.

Il capo della filiale Diwan a Sousse ha confermato di essere stato in contatto con il pubblico ministero e il giudice per seguire lo stato di avanzamento del caso in modo che le indagini si concludessero il prima possibile e per consentire al gruppo degli avvocati della difesa i documenti.

Ha indicato che l’indagine dovrebbe essere completata all’inizio di aprile, il che consentirà alla difesa di agire.

Il sindacalista ha accolto con favore le continue visite degli avvocati al loro collega, che avrebbero migliorato il suo stato psicologico e sollevato il suo morale.

Ha denunciato l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di un avvocato per esercitare la sua professione, nonostante il fascicolo sia delicato, perché la questione rifiuti italiana è legata all’opinione pubblica, dato che l’avvocato gode di una certa immunità nell’esercizio della la sua professione. Professione.

Il capo del dipartimento regionale ha indicato che lo scopo di questo incontro è anche quello di sviluppare una strategia da adottare contribuendo con le proposte dei loro colleghi avvocati per difendere il loro collega.

Un altro avvocato ha sottolineato che il loro collega era motivato da buone intenzioni, spiegando che prima dello scoppio del caso, ha inviato corrispondenza a tutte le istituzioni competenti, nonché al primo ministro e al presidente della repubblica. La responsabilità di tutti in questa faccenda è uno spreco.

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Ha anche indicato che la pratica di importazione dei rifiuti è viziata da molte violazioni, dato che i verbali di una riunione al Ministero dell’Economia che comprendeva varie parti contengono note della dogana su molte violazioni della legge nel caso dei rifiuti italiani, e questo è prima dell’inizio delle indagini lo scorso maggio.

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