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Un algerino è stato preso di mira da un’indagine in Italia

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La polizia italiana ha annunciato l’avvio di un procedimento giudiziario contro un algerino di 36 anni sospettato di averlo presentato

Lunedì la polizia italiana ha annunciato l’apertura di un procedimento contro un algerino di 36 anni sospettato di essere membro dell’Isis, sospettato di fornire “documenti falsi” agli autori del rapporto. Gli attacchi del 13 novembre 2015 in Francia.

“Grazie ad un’ampia cooperazione internazionale, le indagini hanno rivelato la vicinanza del sospettato ai circoli estremisti di ispirazione jihadista”, ha detto in un comunicato la Polizia di Bari (Puglia, Sud).

L’inchiesta ha anche confermato la sua “attività diretta a sostegno degli autori di attacchi terroristici in Iraq”. Bataclan, Il Stadio di Francia Attacchi armati (…) a Parigi 13 novembre 2015Autori che hanno fornito loro documenti falsi “, viene identificato.

Reclusione per possesso di documenti falsi

Quotidiano La Repubblica Ha identificato il sospetto come Othman Tawami, che è attualmente imprigionato per aver portato documenti falsi. Sarebbe dovuto essere rilasciato dalla prigione a giugno. Secondo il quotidiano, anche lui faceva parte di una cellula dell’Isis operante in Francia e Belgio con i suoi due fratelli. Era anche in contatto con Amedi Coulibaly E il Sherif Kouachi, autori – con Saeed Kouachi – A partire dal Attacchi del gennaio 2015 Contro il Rivista satirica Charlie HebdoE il Uomini della polizia E uno Negozio di alimentari kosher.

Il procuratore generale di Bari terrà in mattinata una conferenza stampa congiunta con gli inquirenti, il Servizio per l’estremismo esterno e il terrorismo della Polizia nazionale e una sezione specializzata della Polizia di Bari.

Articolo originale pubblicato su BFMTV.com

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