La Francia in terza posizione dura DW policy اسة

Macron non aveva scelta: operatori sanitari, infermieri e sindaci urlavano per i focolai di malattie coronariche negli ospedali e il pericoloso aumento dei casi dovuto alle mutazioni. Così, nel sermone di ieri, il presidente francese ha deciso – come gli concede la Quinta Repubblica francese – di mettere sotto sorveglianza l’intero territorio a partire da sabato.

Pertanto, il divieto di circolazione, in vigore due settimane fa su 19 “appartamenti rossi”, dalle 19 alle 6, si sta diffondendo ovunque, in tutta la Francia metropolitana. È vietato qualsiasi spostamento al di fuori dei 10 km intorno alla casa, i negozi senza prodotti essenziali sono chiusi, ma il ridicolo sistema di certificazione è annullato prima di ogni uscita.

Ma il punto più importante della predica è la chiusura delle scuole, che il presidente tenacemente ha tenuto aperte a favore dell’istruzione per le nuove generazioni, ma anche per ragioni pratiche.

Riorganizzazione pasquale e apertura da metà maggio

Il sistema dei certificati pre-partenza è stato abolito in Francia

Durante la Pasqua cattolica questo fine settimana, c’è un’opportunità di riorganizzazione, nonostante il fatto che le vacanze scolastiche in Francia non coincidano con la Pasqua, ma con le vacanze di primavera che iniziano tra una settimana. Quindi, nel complesso calendario di quest’anno, le scuole rimarranno chiuse per 3-4 settimane.

Macron ha fatto nuove promesse di respiro e aperture a metà maggio, ma la stanchezza sta rendendo molti scettici. Prendono in giro il presidente, parlando della “macchina di Dio – il mondo delle epidemie”!
Fin dalla mattina il premier Jan Castex ha spiegato le procedure a Parlamento e Senato, con una votazione prevista per il pomeriggio. I deputati lo considerano un “pesce d’aprile per Macron”, perché ha già annunciato le sue decisioni.

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