In Italia la recensione feroce di un ristorante Michelin diventa virale

Mercoledì scorso, Geraldine DeRuiter, che gestisce il blog The Everywhereist, ha pubblicato critica alimentare aspra di un ristorante stellato Michelin in Italia. Dall’aperitivo al dolce, cura nei minimi dettagli i piatti che ha assaggiato, racconta The Independent. Intitolata “Bros., Lecce: We Eat at The Worst Michelin Starred Restaurant, Ever”, la recensione è diventata virale quando la giornalista gastronomica newyorkese Helen Rosner l’ha condivisa su Twitter.

In un lungo articolo, più diario che critico gastronomico, Geraldine DeRuiter racconta la sua cena al Bros, ristorante di Lecce. Descrivendo la sua esperienza come a “Cena teatro senza cena o teatro molto molto costoso”Geraldine DeRuiter scrive che questo pasto la fa sentire come un personaggio di un romanzo di Charles Dickens. Offrendo al lettore paragoni insoliti e concatenando osservazioni feroci, il risultato del suo articolo è esilarante.

“Tutto sapeva di pesce, anche i piatti senza pesce. E quasi tutto, compresi questi noodles, che erano di gran lunga il piatto più saziante che avevamo, ci veniva servito freddo”, scrive la blogger culinaria, che non esita a sostenere i suoi commenti con foto che non possono che darle ragione. Ad ogni paragrafo, Geraldine DeRuiter aggiunge un mestolo: “Abbiamo assaggiato dodici tipi di mousse, qualcosa che posso solo descrivere come un tipo di pane alle ostriche che sapeva di aeroporto di Newark”.

Nel corso dei corsi ci si chiede se Geraldine non finirà per scoprire una telecamera nascosta, visto che quello che dice sembra incredibile. Per dessert, ad esempio, gli viene servita una mousse agli agrumi, presentata in un cerotto a forma di bocca dello chef. “In assenza di utensili, ci viene detto di leccare la bocca dello chef in una scena che sono abbastanza sicuro sia stata ispirata da un film horror dell’Europa orientale”, lei scrive.

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Per sottolineare i suoi sentimenti, Geraldine DeRuiter arriva addirittura a trovare delle scuse – ironiche ovviamente – al personale del ristorante: “Forse hanno confuso il nostro tavolo con quello del loro ex. Forse erano ubriachi”.

Al di là dei sapori e della qualità del servizio, la sua critica riguarda anche il concetto stesso di ristorante stellato. Dice che in questo ristorante non c’è il menu. I clienti sono invece invitati a scansionare un codice QR per ogni piatto, indirizzandoli a un semplice video con uno degli chef, senza spiegare altro. “Questo significa che sei alla mercé dei server per spiegarti cosa sta succedendo”, riassume.

Infine, nonostante la sua brutta esperienza, la blogger conclude con una nota di umorismo e ovviamente raccomanda ai suoi lettori di non mangiare mai da Bros. “Non posso essere più chiaro. È stato uno dei peggiori sprechi di denaro della mia intera carriera di critico gastronomico bwah ah ah ah ah ah ah oh mio dio ”, conclude.

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