Golden Power negli investimenti esteri

Golden Power negli investimenti esteri

In termini di investimenti esteri “strategici” in Italia: il Golden Power “rinforzato” concede poteri governativi di controllo più ampi ma procedure più semplici.

Accogliere gli investimenti diretti esteri (“IDE”) tutelando gli interessi essenziali della nazione in settori sensibili, questo è l’obiettivo del meccanismo di controllo IDE sviluppato a livello europeo e nazionale, e aumentato dopo la crisi sanitaria che ha messo in luce i rischi di perdita dell’indipendenza economica in settori ritenuti strategici.
In tale contesto, il governo italiano ha recentemente rafforzato tale meccanismo, sia per quanto riguarda l’ambito di controllo che la relativa procedura, modificando alcune disposizioni vigenti in materia di “Golden Power”.

Panoramica del quadro giuridico italiano

Introdotto nel 2012 dal Decreto-Legge n. 21/2012, il regime del “Golden Power” attribuisce al governo italiano poteri speciali di controllo/veto, tra cui il potere di imporre condizioni specifiche alle operazioni rivolte a determinati ambiti (difesa e sicurezza nazionale, energia, trasporti e comunicazioni). Questo decreto ha subito diverse modifiche e, come in Francia, i settori sensibili sono stati gradualmente ampliati.
Così, agli originari ambiti applicativi di Golden Power si sono aggiunti i settori ad alta intensità tecnologica (introdotti nel 2017) e quello delle reti di telecomunicazioni ad alta velocità basate su tecnologia 5G (introdotti nel 2019).
Decreto Legislativo n. 23/2020 (Decreto Liquidità), di fronte alle fragilità emerse dalla crisi sanitaria, ha esteso considerevolmente il Golden Power dello Stato ad altri settori sensibili tra cui, tra gli altri, servizi finanziari, infrastrutture e tecnologie strategiche, acqua e salute, sicurezza alimentare, accesso a informazioni sensibili e dati personali. Lo stesso decreto ha ampliato gli obblighi di preventiva comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri degli acquisti effettuati in tali settori da cittadini stranieri comunitari (acquistando una quota di maggioranza) o extracomunitari (acquistando una quota pari almeno al 10% del capitale di società). target se il valore dell’operazione supera 1 milione di euro).

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Nel dicembre 2020 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha adottato due decreti per l’individuazione degli asset e dei rapporti di interesse nazionale nei settori introdotti dal Decreto Liquidità (DPCM n. 179/2020) e per quello degli asset di rilevanza strategica in i settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni (DPCM n. 180/2020), chiarendo la portata dei poteri del governo in materia di IDE.

Ultime notizie

In vigore dal 22 marzo 2022, il Decreto Legislativo n. 21/2022 (noto anche come “Decreto Ucraina” che prevede misure per contrastare gli effetti della crisi ucraina) ha ridefinito, tra l’altro, i Golden Power nei seguenti settori:

• Difesa e sicurezza nazionale

Qualsiasi operazione che comporti passaggi di proprietà, controllo o disponibilità di beni deve essere preventivamente notificata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’elenco delle operazioni normalmente suscettibili di rientrare nell’ambito dei poteri speciali (fusioni, scissioni, conferimenti di rami d’azienda, trasferimento della sede all’estero, modifica dell’oggetto sociale, ecc.) n ha quindi solo valore esemplificativo.

• Settori energia, trasporti, comunicazioni, salute, agroalimentare e finanziario, ecc.

Dal 1° gennaio 2023 qualsiasi acquisizione del controllo di una società italiana operante in questi settori, effettuata da acquirenti UE, compresi i cittadini italiani, sarà soggetta al regime Golden Power e quindi all’obbligo di preventiva comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Gli investitori extra UE dovranno invece segnalare, oltre alle acquisizioni previste ai sensi del Decreto Liquidità, quelle che comportino il superamento di determinate soglie superiori al 15% del capitale sociale del target, indipendentemente dal valore del la transazione.

• Tecnologie 5G e Cloud

Il 5G si conferma un settore strategico ed è già previsto che altre tecnologie, comprese quelle del Cloud, possano essere soggette a deleghe speciali da parte del governo italiano. In tale ambito, oltre alla comunicazione preliminare alla proposta di transazione, è prevista anche la comunicazione annuale di un piano dettagliato mirato, tra l’altro, alle prospettive di sviluppo.

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Innovazioni procedurali e sanzioni

Al fine di semplificare la procedura e far fronte all’aumento delle notifiche, il Decreto Ucraina introduce le seguenti misure, la cui attuazione sarà oggetto di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri:
pre-notificaconsentendo di effettuare la verifica preliminare dell’applicabilità di Golden Power all’operazione proposta;
procedura semplificataevitando la deliberazione del Consiglio dei Ministri nel caso in cui il Comitato di Coordinamento decida all’unanimità di non esercitare i poteri speciali;
coinvolgimento del target ai fini della notificache quindi diventa sanzionato in caso di violazione.
Le sanzioni applicabili in caso di mancata comunicazione variano a seconda della violazione e del settore interessato e comprendono sanzioni pecuniarie fino al 3% del fatturato, nullità dei contratti e obbligo di ripristino della situazione precedente alla violazione, se applicabile.

In vista di tali sanzioni, i soggetti di un’operazione di cessione che coinvolga una società italiana e un investitore estero – e anche italiano dal 2023 – dovrebbero porsi, fin dalla fase della trattativa, la questione di assoggettare l’operazione alla procedura di controllo degli investimenti.

In collaborazione con Anna Lisa Sepich, avvocato presso l’Ordine degli Avvocati di Milano – Pirola Pennuto Zei e associati

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