Francia 2002, Italia 2010, Costa Rica 2014… Queste sorprese che non abbiamo visto arrivare al sorteggio

Francia 2002, Italia 2010, Costa Rica 2014… Queste sorprese che non abbiamo visto arrivare al sorteggio

Nel calcio come in altri sport, è di moda trarre conclusioni dal sorteggio di una grande competizione. E questo, anche se le galline si conoscono diversi mesi prima dell’evento, come per questo Mondiale 2022, per il quale il sorteggio avviene venerdì 1 aprile. Francia, Italia e Portogallo, ad esempio, ne hanno avuto un’amara esperienza negli ultimi vent’anni.

Francia 2002: Tutti insieme nella mediocrità

Cosa hanno in comune Adidas e Johnny Hallyday? Entrambi hanno visto la squadra francese vincere ai Mondiali del 2002. Campioni del mondo e d’Europa in carica, i Blues arrivano con i capocannonieri della Divisione 1 (Djibril Cissé), della Premier League (Thierry Henry) e della Serie A (David Trezeguet). La stampa è, inoltre, indulgente sulla carta. Con una Danimarca battuta quattro anni prima, un Uruguay più globalista da otto anni e un Senegal alle prime armi a questo livello, i Blues non hanno “nessun reclamo”sussurrò Marcel Desailly in quel momento.

Come tutti i suoi compagni di squadra, David Trézéguet non ha avuto successo nel 2002. (PATRICK HERTZOG / AFP)

Sì, ma il seguito, instancabilmente narrato, è catastrofico. Orfana di Zinedine Zidane, infortunato, la Francia cade in apertura contro il Senegal (0-1) di Papa Bouba Diop. Appena meglio contro Celeste (0-0) e peggio ancora contro la Danimarca: nonostante il ritorno di “Zizou”, i Blues cadono (0-2). Lasciano la Corea del Sud e il Giappone attraverso la porta molto piccola, ma Tutti insieme, come cantava Johnny Hallyday prima della competizione.

Portogallo 2002: sul tappeto nonostante Figo e Pauleta

Fortuna nel sorteggio, istruzioni per l’uso. Assente dalla Coppa del Mondo per sedici anni, il Portogallo ha ereditato la Corea del Sud, gli Stati Uniti e la Polonia nel 2002. Non abbastanza, a priori, per spaventare l’appassionante semifinalista di Euro 2000. Sì, ma la Seleção è intrappolata fin dall’inizio dal Team USA (2-3). Molto meglio contro i polacchi (4-0, compresa la tripletta del Bordeaux Pauleta), ma non basta: per passare bisogna battere la Corea del Sud.

Il disagio di Luis Figo, dopo l'eliminazione a sorpresa del Portogallo nel 2002. (CHRISTOPHE SIMON / AFP)

Ma di fronte alla nazione ospitante, il Portogallo è affondato: João Pinto e Beto sono esclusi, e Park Ji-Sung restituisce la fascia in casa a Luis Figo (0-1). Come Francia e Argentina, i portoghesi sono sul tappeto dal primo turno. L’inizio di un percorso eccezionale per i Taeguk Warriors che li porta alle semifinali, proponendosi lo scalpo di Italia e Spagna. E questo, anche se queste ultime due partite sono guastate da polemiche arbitrali. “L’arbitro ha eliminato noi, non la Corea”dirà anche Francesco Totti, espulso agli ottavi.

Italia 2010: l’inizio delle battute d’arresto transalpine

Dopo il sorteggio dell’edizione 2010, la Nazionale, campione del mondo in carica, può sciabolare il Prosecco : Il Paraguay svincolato al primo turno dei Mondiali di Germania quattro anni prima, le sconosciute Nuova Zelanda e Slovacchia mai qualificate, sono nel menu. Poco convincente in termini di qualifiche e privato di maestro Andrea Pirlo, infortunato, l’Italia sbaglia l’ingresso contro il Paraguay (1-1). Peggio ancora, Marcello Lippi perde il suo portiere Gianluigi Buffon durante questa prima partita.

Fabio Cannavaro e Fabio Quagliarella sono inconsolabili: l'Italia ha lasciato il Mondiale 2010 al primo turno.  (FILIPPO MONTEFORTE / FILES)

La Squadra Azzurra pensa di recuperare il ritardo contro i kiwi assenti dal Mondiale dal 1982, ma ricade dall’alto: sorpresa in partenza e senza idee, l’Italia non può fare di meglio di un nuovo pareggio (1-1). Con le spalle al muro, gli azzurri toccano decisamente il fondo contro la Slovacchia (2-3) ed escono dai pool per la prima volta dal 1974. Gli eroi del 2006 Cannavaro, Gattuso, Zambrotta o Camoranesi si ritirano in selezione su questo amaro fallimento . Senza di loro, l’Italia non ha ancora giocato un solo ottavo di finale, dodici anni dopo.

Costarica 2014: il Tico avere spezie

Quattro anni dopo, la Nazionale, finalista dell’Euro due anni prima, si vendica. Ma gli italiani ereditano un gruppo corposo: ci sono Uruguay, vincitore della Copa América 2011, Inghilterra e Costa Rica. Di fronte a questo alone di colata di sette Mondiali, non diamo molto alla pelle Tico. “L’avversario più difficile è il Costa Rica, perché di loro non sappiamo nulla”, vara il tecnico transalpino Cesare Prandelli. Bryan Ruiz e la sua famiglia mandano subito un messaggio rovesciando l’Uruguay nel primo match (3-1).

La gioia dei costaricani dopo il loro primo exploit contro l'Uruguay.  (DANIEL GARCIA / AFP)

Un’impresa senza futuro? No, Keylor Navas, allora nei boschi del modesto Levante, disgusta l’Italia, e la Tico vantare un secondo tempo (1-0). Pareggio per burro contro un’Inghilterra già eliminata (0-0), e il trucco è giocato: come aveva previsto Navas, il Costa Rica ha chiuso “primo di questo gruppo senza problemi”. La grande avventura continua fino ai quarti, dove i costaricani escono con la lode ai rigori contro l’Olanda.

READ  Italia: alla scoperta della grotta di Nettuno

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *