Costruzioni illegali in Grecia e in Italia

Costruzioni illegali in Grecia e in Italia

Ogni giorno, il club dei corrispondenti descrive come viene illustrata la stessa attualità in due paesi.

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Frana sull'isola di Ischia (Campania), nel novembre 2022. I danni erano stati aggravati dal gran numero di costruzioni abusive.  (CIRO FUSCO/ANSA VIA AFP)

Grecia e Italia, due Paesi flagellati dalla piaga dell’abusivismo edilizio. In Grecia, a marzo, un archeologo è stato picchiato. Era incaricato di convalidare i permessi di costruzione sull’isola di Mykonos, il che ha spinto il governo a reprimere l’edilizia illegale. Grecia, che è l’unico paese europeo senza catasto. Basti dire che le costruzioni abusive non sono propriamente eccezionali, ma piuttosto la normalità. Nella sola regione di Atene ci sono più di 200.000 costruzioni illegali.

In Italia, una frana mortale lo scorso autunno in Campania ha riacceso il dibattito sulla piaga dell’edilizia abusiva nel Paese. Ci sono voluti dodici morti sulle pendici dell’isola d’Ischia, al largo di Napoli, per prendere sul serio i pericoli dell’urbanistica abusiva, uno dei motivi principali di questa tragedia. Da allora geologi e ambientalisti hanno rilanciato la loro lotta e il loro monito contro una gestione irresponsabile del territorio. Nel Mezzogiorno quasi la metà degli edifici è stata costruita senza permessi e su terreni pericolosi. In Italia, oltre il 90% dei comuni è a rischio frane, alluvioni o erosione, accentuato dai cambiamenti climatici e da un’urbanistica incontrollata che impedisce alle acque piovane di essere assorbite dal suolo.

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