Borsa Italiana, commento della seduta odierna (22 settembre 2020)

I titoli del settore bancario restano sotto i riflettori, dopo la correzione subita nelle ultime sedute. Più vendite su UniCredit. Bene illimitatoBank e MPS

I principali indici di Borsa Italiana e dei principali mercati finanziari europei sperimentano un rimbalzo, dopo la pesante correzione subita ieri. Secondo Fabrizio Quirighetti – CIO Head of Multi-Asset di Decalia Asset Management – la volatilità potrebbe offrire punti di ingresso, sia per costruire certe posizioni che per rafforzarne altre. “In altre parole, non credo che si aumenti il ​​rischio complessivo di un portafoglio aumentando i rischi azionari, purché lo si faccia in modo da riequilibrare più o meno il posizionamento”, ha sottolineato l’esperto. Anche Andrea Scauri, – equity manager italiano di Lemanik – lo crede la volatilità continuerà ad essere relativamente elevata nei prossimi mesi, a causa dell’aumento delle infezioni da Covid-19, della scarsa visibilità sull’evoluzione della situazione macroeconomica, nonché degli sviluppi politici, come le elezioni americane e le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Stati Uniti. Cina. “In un contesto simile, rimaniamo ampiamente posizionati nei settori dei servizi di pubblica utilità e delle infrastrutture; al contrario, rimaniamo cauti nei settori dei consumi e delle banche”, ha affermato l’esperto.

Alle 11.35 il FTSEMib ha registrato un aumento dello 0,92% a 18.965 punti, dopo aver oscillato tre da un minimo di 18.803 punti e un massimo di 19.024 punti. Allo stesso tempo, il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,89%. Segno più per il FTSE Italia Mid Cap (+ 0,75%) e per Star FTSE Italia (+ 1,2%).

L ‘Euro rimane al di sotto di 1,175 $, mentre il Bitcoin si conferma a 10.500 dollari (meno di 9.000 euro).

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il diffondere Btp-Bund si avvicinava a 140 punti.

I titoli del settore bancario rimangono sotto i riflettori, dopo la forte correzione subita durante le ultime sedute.

Vendite ancora in aumento UniCredit (-0,68% a 7.049 euro). Secondo quanto scritto su La Repubblica, il Tesoro ha contattato nelle scorse settimane l’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier per la cessione della quota del 68,5% detenuta nella Monte dei Paschi di Siena (+ 5,04%). Il quotidiano precisa che l’amministratore delegato di UniCredit avrebbe chiesto precise garanzie sull’operazione, in particolare “un quadro finanziario di assoluta neutralità per quanto riguarda l’impatto sul capitale. Nel frattempo, gli analisti di Credit Suisse hanno declassato il rating di UniCredit da “Outperformance” (supererà il mercato) a “Neutral”; gli esperti hanno confermato il prezzo indicativo di 9,5 euro.

unlimitedBank registra un incremento del 2,85% a 9,03 euro. L’istituto e Fabrick (società del gruppo Sella per lo sviluppo dell’Open Banking e dell’ecosistema fintech in Italia e attuale azionista al 100% di HYPE) hanno siglato un accordo di joint-venture nella fintech HYPE. In dettaglio, la banca quotata al segmento STAR acquisirà una quota del 50% del capitale di HYPE attraverso una serie di operazioni societarie che prevedono il trasferimento di un ramo d’azienda da unlimitedBank, la sottoscrizione di un aumento di Capitale HYPE in contanti per 30 milioni di euro operante a livello industriale di HYPE, e azioni di nuova emissione riservate a Fabrick per il 7,5% del capitale per un valore di circa 45 milioni di euro. In base agli accordi, al perfezionamento dell’operazione, il gruppo Sella deterrà il 10% di UnlimitedBank attraverso un nuovo aumento di capitale riservato del 2,5% al ​​prezzo di 8,337 euro per azione sottoscritta dalla società. la capogruppo Banca Sella Holding per un importo di 16,5 milioni di euro.

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Focus sulle azioni del settore petrolifero.

Tendenza positiva per ENI (+ 1,7%). Secondo le comunicazioni diffuse dalla Consob il 22 settembre 2020, si apprende che in data 11 settembre UniCredit ha depositato la quota detenuta nel capitale del colosso petrolifero portandola allo 0,981% rispetto al precedente 1,004% del 9 settembre. La stessa commissione ha comunicato che, dal 14 settembre, l’istituto è uno dei principali azionisti di Saipem (+ 0,29%), con una partecipazione dell’1,102% nel capitale.


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